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Sulla Fotografia Analogica

Ricomincio l’anno con una nuova veste, un nuovo blog, vecchi nuovi propositi e tanti argomenti di cui scrivere. Come si evince dal titolo, questo primo post riguarderá la fotografia, nello specifico la fotografia analogica, passione che sto coltivando da poco piú di un anno e che mi sta insegnando tanto come fotografo, ma anche come persona.

Perché fotografare a rullino

La prima cosa che sicuramente chiunque si stará chiedendo leggendo questo post é la seguente: “Perché uno dovrebbe scattare a rullino quando il digitale é estremamente comodo e alla portata di tutti, senza costo o barriere?”
La risposta non é banale, come naturalmente non lo é la domanda; sono passati tanti anni e tante tecnologie da quando la fotografia é passata al digitale, ormai chiuqnue ha un telefonino in tasca e per molti tanto basta per poter scattare fotografie dalla durata di un selfie, per i piú navigati (o con qualche pretesa in piú) il mondo dell’usato pullula di ottime macchine professionali che con qualche centinaio di euro puoi portare a casa e che non hanno nulla da invidiare al “nuovo e recentissimo”. Fotografare in digitale é virtualmente gratuito, non hai costo del rullino, non devi pagare lo sviluppo, il risultato é immediatamente davanti ai tuoi occhi, allora cosa porta qualcuno a voler perdere tutte queste comoditá?

Lento vs Veloce

Fotografare in analogico ti pone di fronte a dei limiti, questi limiti se sfruttati a nostro vantaggio ci permetteranno di vivere l’esperienza della fotografia in una dimensione piú intima, lenta e riflessiva: ragionare lo scatto, scegliere i tempi e l’apertura adatta - L’ISO (o ASA) non si cambia: una volta scelto il rullino, è definitivo - ragionare bene sulla composizione, hai 24/36 pose e sai che ogni scatto lo stai pagando.

Scattare una fotografia con una macchina fotografica analogica molto spesso significa anche perdere molti (se non tutti) degli strumenti che tanto ci facilitano il lavoro nel digitale, primo su tutti l’anteprima dello scatto che é appena stato eseguito, risultato che vedremo solo nella fase finale di sviluppo del nostro amato rullino fotografico. Piú ci spingiamo indietro piú l’elettronica diventa un miraggio, a volte un ostacolo, man mano che torniamo indietro negli anni ci addentriamo nel mondo della meccanica, semplice, rudimentale e indefettibile. Trovarsi in mano una macchina di 50, 70 anni fa é un’emozione unica e sempre nuova, ogni macchina ha la sua storia, i suoi piccoli difetti e le sue unicitá, ognuna col suo modo di scattare e col suo feeling, ognuna con il suo unico e inimitabile suono dell’otturatore. Tolto tutto rimanete voi, la macchina fotografica e il rullino, il resto diventa superfluo, molto spesso anche l’esposimetro non serve (o non funziona!) e imparerete situazione per situazione la combinazione migliore di diaframma e tempi, anche a vista d’occhio; la messa a fuoco -non serve specificarlo- é manuale, unire le linee del fuoco il piú velocemente (e accurato) possibile fará la differenza tra una foto nitida e una sfocata.

Come iniziare

Il costo

Parto subito dal dire che non é un hobby economico, come giá detto prima se nel digitale i costi di uno scatto si azzerano, la fotografia analogica riporta al presente alcuni costi che abbiamo dimenticato - o che non abbiamo conosciuto - tra cui abbiamo principalmente il costo del rullino e il costo dello sviluppo e scansione/stampa. Ma vedremo anche che con qualche piccolo accorgimento questi costi si possono fortemente limitare se non abbattere. Una cosa a favore dell’analogico rispetto al digitale, é che l’acquisto di una macchina + lente é veramente irrisorio, con un po’ di fortuna riusciamo a portare a casa con qualche decina di euro una macchina e una lente con cui iniziare, con un centinaio di euro possiamo puntare ai grandi nomi della fotografia come Canon, Nikon o Pentax, di solito l’usato fotografico é sempre fonte di garanzia, nell’analogico bisogna stare piú attenti perché le macchine iniziano ad avere tanti anni alle spalle e se non é possibile visionarle dal vivo bisogna fare molta attenzione alle foto presenti nella vetrina di acquisto e se possibile avere qualche tipo di garanzia in caso di problemi. Esistono anche negozi che rivendono usato garantito ma in quel caso i prezzi lievitano leggermente.

Rullino

I rullini sono passati nel corso degli anni ad essere venduti per poche lire in qualsiasi angolo della strada, ad essere svenduti a lotti per pochi euro durante la rivoluzione delle fotocamere digitali, fino ad essere ora ritornati in voga tra gli amanti dell’analogico (e del vintage) con costi esorbitanti.
La prima cosa che tutti avranno notato é che comprare un rullino non é piú una cosa comune come lo era al tempo, di conseguenza anche solo la reperibilitá della pellicola é diventata difficoltosa, sempre piú negozi di fotografia si affacciano con offerte solo digitali, con la nascita di negozi (o store online) specializzati al mondo del rullino, ah e ovviamente amazon/ebay.
I rullini 35mm hanno un costo medio di 15€, con punte di 20 e minime di 5/6€ , esiste una differenza di prezzo tra il colore e il rullino ma é marginale, tendenzialmente la pellicona b&n risulta piú economica della controparte a rullino, ma attenzione perché in fase di sviluppo potreste trovare delle sorprese.

Sviluppo e scansione/stampa

Avete comprato la vostra macchina fotografica, avete comprato il vostro rullino da 24 o 36 pose, avete scattato in maniera oculata e parsimoniosa i vostri scatti, ora non vedete l’ora di ammirare i frutti del vostro lavoro, cosa rimane da fare? Sviluppare il rullino ovviamente!
Come per i rullini, la parte dello sviluppo é diventata un’attivitá di nicchia, la totalitá dei negozi di fotografia non sviluppano piú direttamente ma si appoggiano a laboratori di fotografia, il prezzio medio si aggira intorno ai 13€ per lo sviluppo a colore e (attenzione) lievita leggermente intorno ai 15 per lo sviluppo b&n, quindi come detto prima, pensare di scattare in b&n per risparmiare qualcosa risulterá in una strategia fallimentare a fronte di costi di sviluppo maggiori. Alla fine dei conti scattate con quello che vi pare tanto rimane un hobby costoso.

Risparmiare sbattendosi

Avevo scritto che é possibile risparmiare qualcosina, ma ovviamente non sará gratis. Inanzitutto come per ogni risorsa, l’acquisto “all’ingrosso” permette di risparmiare, se abbiamo trovato una pellicola che come resa cromatica ci piace tanto, é possibile trovare i bundle da 10 cosi da abbattere leggermente il costo del rullino. Per fare un esempio al momento della scrittura su un noto sito di acquisto rullini la Ilford HP5 Plus costa 9,30€ , il pack da 10 costa 88,00, pagando sostanzialemnte 8,8€ a pellicola, un risparmia di poco meno di 1€. Non é tanto sui piccoli numeri ma cercando sempre di comprare a batch ci permetterá di incidere sui costi.

Altro discorso é lo sviluppo dei rullini, in questo caso l’alternativa al prezzo intero é quello di far da se lo sviluppo, portandosi in casa l’onere del lavoro, comprando tutto il necessario e -a tendere- avere un risparmio considerevole in questa fase. Sempre con numeri alla mano, un kit di sviluppo incluso di chimici per sviluppare 10/15 pellicola costa all’incirca 100€ (in base a quanto si voglia spendere per prodotti secondari) se prendiamo questo numero e lo dividiamo per 15 il primo giro di sviluppo verrá 6,66€ , dopo di che basterá comprare i chimici singolarmente, il kit dei chimici base della bellini al momento é a 17€ per 10 sviluppi, portando il costo dopo a 1,7€ a sviluppo, ancora meglio se i chimici li compriamo nelle bottiglie da litro e sfusi, in quel caso abbiamo il massimo risparmio.

Rfilessioni finali

Fotografare in analogico ci permette di fare un salto nel passato, di riscoprire techiche oramai dimenticate e di ingrandire il nostro bagaglio di conoscenze, impariamo che i limiti, se ben ragionati, diventano strumenti importanti per la nostra arte e che é l’occhio dietro la macchina che fa la fotografia. In questa perenne corsa alla tecnologia piú recente, o allo scatto veloce grazie agli smartphone, dimentichiamo sempre di piú che la fotografia é prima di tutto luce, composizione, e idea. Anche le attese diventano bello, aspettare il rullino che sviluppa e scoprire se le foto sono uscite bene é un godimento tanto quanto averle scattate; per quanto costoso o brigoso possa essere, uscire con la mia fidata macchina analogica é diventata un’abitudine a cui non penso di riuscire a rinunciare.

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